Torno a scrivere su questo blog dopo lunga e penosa assenza… E per certi versi sono stato tentato di non farlo più.
Nell’ultimo periodo mi sono interrogato (senza particolari risposte, al momento) sul senso complessivo delle cose che facciamo.
Qualche spunto sparso:
– se la mia squadra di calcio preferita vince, sono contento. Se perde, mi dispiace.
– un campionato di calcio, il Natale, il trascorrere delle stagioni sono fatti ricorrenti e tutto sommato immutabili. Passiamo noi (e, per quanto percepisco, sempre con maggiore rapidità e, ovviamente, con esito certo).
– io sono il centro del mio universo (e quindi, per esempio, il centro del mio Facebook sono io).
“Mi sono fumato l’impossibile” (io e la mia fidanzata Nirvana)?
No. Semplicemente, ci aggrappiamo alla ciclicità, all’unicità nell’ambito della ciclicità (oddio, oddio, quest’anno retrocedo…), all’unicità percepita del nostro universo per (indicare un verbo con una crocetta): esorcizzare, rimuovere, allontanare il pensiero della nostra mortalità.
Diventiamo immortali (ci illudiamo di essere immortali) se il tempo scorre in modo ciclico, ma ogni ciclo dobbiamo immaginare che sia “unico” per non privarlo di un senso.
E fissiamo la nostra eternità cercando una garanzia della nostra centralità (quindi, per esempio, aggiornando lo stato su una bacheca)
Ecco che scrivere “W la gnocca” sulla bacheca di facebook assume un significato escatologico che va ben oltre la ampiamente accertata centralità della succitata parte anatomica nell’interno universo conosciuto.
Tutto questo è arcinoto ai prestigiosi propugnatori del marketing virale.
Da “produci / consuma /crepa” a “consuma / aggiorna il tuo stato / crepa”.
Da “unità di produzione” a “amico di amici di amici”…
Stesso esito accertato.
*l’autore si dissocia con forza da quanto di discriminatorio ci sia nell’uso della parola “gnocca” nell’ambito di questo post e di tutti i trackbacks che ad esso dovessero seguire. Eventuali ranking di google che dovessero portare alta questa pagina tra le pagine, solo grazie all’uso di questa parola, sono effetti collaterali indesiderati. In nessuna cartella di questo sito (purtroppo) è possibile trovare immagini relative alla parola in uso tranne che non ci si arrivi per articolata associazione di idee (il che potrebbe farmi dubitare della vostra integrità psichica).









