Il trionfo della morte (Bruegel) - dettaglio

Torno a scrivere su questo blog dopo lunga e penosa assenza… E per certi versi sono stato tentato di non farlo più.

Nell’ultimo periodo mi sono interrogato (senza particolari risposte, al momento) sul senso complessivo delle cose che facciamo.

Qualche spunto sparso:

– se la mia squadra di calcio preferita vince, sono contento. Se perde, mi dispiace.

– un campionato di calcio, il Natale, il trascorrere delle stagioni sono fatti ricorrenti e tutto sommato immutabili. Passiamo noi (e, per quanto percepisco, sempre con maggiore rapidità e, ovviamente, con esito certo).

– io sono il centro del mio universo (e quindi, per esempio, il centro del mio Facebook sono io).

“Mi sono fumato l’impossibile” (io e la mia fidanzata Nirvana)?

No. Semplicemente, ci aggrappiamo alla ciclicità, all’unicità nell’ambito della ciclicità (oddio, oddio, quest’anno retrocedo…), all’unicità percepita del nostro universo per (indicare un verbo con una crocetta): esorcizzare, rimuovere, allontanare il pensiero della nostra mortalità.

Diventiamo immortali (ci illudiamo di essere immortali) se il tempo scorre in modo ciclico, ma ogni ciclo dobbiamo immaginare che sia  “unico” per non privarlo di un senso.

E fissiamo la nostra eternità cercando una garanzia della nostra centralità (quindi, per esempio, aggiornando lo stato su una bacheca)

Ecco che scrivere “W la gnocca” sulla bacheca di facebook assume un significato escatologico che va ben oltre la ampiamente accertata centralità della succitata parte anatomica nell’interno universo conosciuto.

Tutto questo è arcinoto ai prestigiosi propugnatori del marketing virale.

Da “produci / consuma /crepa” a “consuma / aggiorna il tuo stato / crepa”.

Da “unità di produzione” a “amico di amici di amici”…

Stesso esito accertato.

*l’autore si dissocia con forza da quanto di discriminatorio ci sia nell’uso della parola “gnocca” nell’ambito di questo post e di tutti i trackbacks che ad esso dovessero seguire. Eventuali ranking di google che dovessero portare alta questa pagina tra le pagine, solo grazie all’uso di questa parola, sono effetti collaterali indesiderati. In nessuna cartella di questo sito (purtroppo) è possibile trovare immagini relative alla parola in uso tranne che non ci si arrivi per articolata associazione di idee (il che potrebbe farmi dubitare della vostra integrità psichica).

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5 Responses

  1. 1 Youarehere
    2010 Apr 29

    Un noto autore di fantascienza scrive, facendo parlare un alieno, più o meno: Sembra assodato che l’emergere della religione sia associato all’essere mammiferi, e quindi alla incapacità di ammettere il troncamento della trasmissione della esistenza… Cosa c’entri questa affermazione sparsa con le tue, lascio la valutazione agli eventuali posteri

  2. 2 spotlessmind
    2010 Jun 12

    La vita è ciclica, la natura è ciclica, noi siamo ciclici…
    Mi illudo di non essere un ciclista.

    A proposito di:
    “ma ogni ciclo dobbiamo immaginare che sia ”unico” per non privarlo di un senso.”

    Sono d’accordo e consiglio a tutti il seguente film, sottovalutato:
    – Ricomincio da capo (titolo originale: Groundhog Day)

    Commedia con diversi spunti di riflessione.

    Con rispetto,
    Spotlessmind

  3. 3 Herman Fenderson
    2010 Jun 12

    Incindentalmente… uno dei miei film preferiti…

  4. 4 massvill
    2011 Sep 16

    ho contato centinaia e centinaia di cicli accertati e catalogati, da quello chimico a quello naturale, da quello uterino a quello storico, da quello finanziario a quello biologico…… Alla fine si riparte sempre da un punto certo da un unico punto di ingresso di un processo ciclico ma infinito… come ad avvalorare la tesi per la quale noi esistiamo solo perchè siamo esattamente ciò che ingeriamo e in tutto questo l’aspetto ciclico è evidente. Non vorrei esagerare ma in fondo non dobbiamo sforzarci per dare una grande significato a noi stessi in fondo il senso ciclico della nostra vita è la base stessa delle nostre azioni e dei nostri respiri, si torna sempre al “giorno della marmotta”. anche questo uno spunto per riflettere.

  5. 5 Il Blog di Herman Fenderson » IMMANENZA 2.0… OVVERO LA GNOCCA COME META-SIMBOLO DELLA VACUITA’
    2012 May 14

    […] (elettronicamente) queste righe, provo a spiegare a cosa mi riferisco. Forse ricorderete un articolo di questo blog di un paio d’anni fa… che si riferiva anch’esso al misterioso […]


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